Si scrive B come Bebè e si legge come opportunità preziosa di mettere insieme imprenditoria e solidarietà .
E' il progetto con il quale Banca Carime, attraverso l'emissione di social Bond Ubi comunità che verranno collocati fino al 22 dicembre, sostiene la fondazione "Benedetta è la vita onlus" per ricordare lo straordinario esempio di vita di questa ragazzina reggina vinta da una forma aggressiva di leucemia prima ancora di compiere sedici anni.
Un sorriso ed una speranza in più stanno per accendersi sui volti dei bambini ospiti del centro di accoglienza dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, destinatari di questa iniziativa che va oltre la fornitura, per un anno, di alimenti, pannolini, prodotti per l'igiene e la cura, comprendendo soprattutto l'acquisto di un nuovo pulmino.
"Non sarà solo un momento ludico, ma servirà per il trasporto dei piccoli e delle loro mamme, in occasione di visite mediche pediatriche, nonchè per agevolare la frequenza delle attività scolastiche": così Maria Grazia Verduci e Francesca Mallamaci ringraziano, con tanto di emozione, Carmela e Costantino Nieddu del Rio ed i vertici della Carime.
"Ci siamo conosciuti, piaciuti, capiti ed in particolare ci abbiamo creduto, promuovendo un meccanismo che stimola l'attenzione e dl sensibilità sociale e coniuga economica ed etica", rilancia Carmela, quantificando in 35 mila euro l'investimento complessivo,
All' E' Hotel, il tradizionale volto rigido della banca appare subito "umano", diventando questo il modo di investire i risparmi; un'esperienza significativa nell'ottica delle finalità della fondazione: promozione dell'assistenza sociale e sanitaria, con particolare riguardo all'aiuto di donne e minori in situazioni di disagio economico e sociale, e di attività di ricerca e di studio nel settore delle malattie onco-ematologiche pediatriche.
"Siamo impegnati da tempo nella solidarietà , ma è la prima volta che la Banca Carime emette un social bond in proprio. La sfida è tutta nostra e della Calabria" spiega il direttore generale Raffaele Avantaggiato.
"Sono calabrese e sono orgoglioso che questo progetto parta da qui. Sono fiducioso in questa terra e nelle persone che la abitano" aggiunge il vicedirettore Giuseppe Minervino. Infine da Costantino, papà di Benedetta, un ringraziamento speciale a Mons. Salvatore Nunnari "per la particolare attenzione e sensibilità che ha voluto riservare alla vicenda".
Cristina Cortese (Gazzetta del Sud 23 Novembre 2014)