La cultura sposa la solidarietà. Al Salone internazionale del libro, a Torino, il Vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò ha incontrato Carmela e Costantino Nieddu del Rio, i genitori di Benedetta, la ragazzina reggina scomparsa ancor prima di compiere 16 anni a causa di una leucemia particolarmente aggressiva e al cui nome è dedicata la Fondazione onlus “Benedetta è la Vita”.
Nata recentemente su iniziativa dei familiari e degli amici, la Fondazione è stata presentata ufficialmente all'interno dello stand della Regione Calabria alla presenza, tra gli altri, del maestro Gerardo Sacco, che ha appositamente realizzato un gioiello che contribuirà a raccogliere fondi per la ricerca, e del vincitore della prima borsa di studio “Benedetta Nieddu del Rio” Davide Neri. Infatti, missione precipua della Fondazione è la promozione di iniziative nel campo dell'assistenza sociale e sanitaria, con particolare riguardo all’aiuto di minori in situazioni di disagio economico e/o sociale e, nel ricordo di Benedetta, sostenere attività di ricerca e di studio nel settore delle malattie onco-ematologiche pediatriche. “E’ un momento emozionante e ricco di contenuti- esordisce il vicepresidente Nicolò-. Genitori ‘speciali’ che da una tragedia sono riusciti ad alimentare speranze ed anche aspettative concrete verso i giovani che, grazie alla Fondazione, possono confidare in qualche strumento in più per guardare con fiducia al loro futuro. In questa direzione, la borsa di studio, grazie alla quale un ricercatore italiano può conseguire una proficua esperienza professionale presso un centro di eccellenza quale la “Kinderklinik” del Policlinico universitario di Tubingen in Germania, rappresenta un momento significativo di un percorso che unisce suggestivamente il ricordo di Benedetta alla valorizzazione di momenti effettivi che contribuiscono alla formazione dei nostri giovani e alla crescita della società. La ricerca scientifica e la promozione di iniziative di solidarietà a supporto della prima infanzia sono valori pulsanti di una comunità solidaristica, ma anche competitiva e all’avanguardia”.